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Accumuli di polvere, sporcizia e smog si depositano sui moduli fotovoltaici, ne oscurano la superficie e di conseguenza riducono la loro resa energetica. Le statistiche suggeriscono che la mancanza di pulizia dei pannelli fotovoltaici può causare una perdita di efficienza del 15-20% ed accorciare la durata del ciclo di vita dell’intero impianto. Ecco tutto ciò che devi sapere sulla pulizia dell’impianto fotovoltaico.

Quanto spesso bisogna pulire i pannelli solari?

La pulizia di un impianto fotovoltaico rientra nelle opere di manutenzione ordinaria e la frequenza dipende soprattutto dalla posizione dell’impianto e dalle esigenze indicate nella garanzia del produttore. In generale è necessario programmare la pulizia dei moduli fotovoltaici almeno una volta ogni due anni.

La frequenza aumenta nel caso di impianti fotovoltaici installati:

e per gli impianti che, per qualche oscuro motivo, diventano il deposito delle deiezioni dei volatili.

La pioggia riesce a spazzar via polveri e detriti. Il problema si manifesta quando il pannello è oggetto di incrostazioni, depositi di fogliame o peggio ancora, macchie d’acqua che col tempo possono danneggiare permanentemente il vetro.

3 semplici regole per capire quando è necessario pulire il proprio impianto:

E’ molto importante monitorare costantemente la produzione dell’impianto fotovoltaico tramite la APP di monitoraggio del tuo inverter: la produzione sta avendo un calo? Può essere che ci sia dello sporco accumulato sui moduli. È necessario, perciò, programmare la pulizia quanto prima per non perdere ulteriore energia pulita e gratuita.

Qual è il periodo migliore per programmare la pulizia dei moduli fotovoltaici?

Il periodo ottimale coincide con l’inizio della primavera, nei mesi di Marzo/Aprile in modo tale da rendere perfettamente pulito l’impianto fotovoltaico per i mesi di migliore esposizione solare e quindi di produzione energetica.

Come viene effettuata la pulizia

acqua demineralizzata o privata di qualsiasi impurità e sostanza esterna, in modo che lo sporco venga imprigionato al meglio tra le molecole e sia rimosso in maniera naturale;

  1. nei pressi di una zona marina (per la presenza di sabbia, resina, sali…);
  2. vicino ad alberi (per la presenza di detriti, fogliame, resine e altre sostanze arboree);
  3.  a ridosso di una zona industriale (per la presenza di fuliggine e residui di vario genere);
  4.  vicino la ciminiera di un camino/stufa (per la presenza di fuliggine);
  5.  in zone ventose (trasportano detriti, polveri, sporcizia…);

  1. se l’impianto è installato in una zona particolarmente calda e secca, se è raggiungibile facilmente e si può lavare in autonomia in condizioni di assoluta sicurezza, allora sarebbe meglio tenerlo sempre pulito;
  2. più ci si sposta verso sud, più aumentano i lunghi periodi secchi e più conviene programmare la pulizia almeno a metà della stagione secca;
  3. se sull’impianto è possibile che si accumuli fogliame, se è luogo frequentato da volatili, se siamo in vicinanza del mare o se sono frequenti piogge di sabbia allora consigliamo di fare la pulizia almeno una volta all’anno.

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Ma esattamente cosa significa? Come si effettua la pulizia pannello fotovoltaico con osmosi inversa?

L’osmosi è un fenomeno naturale molto diffuso che è alla base di quei meccanismi che regolano il metabolismo delle nostre cellule. Le cellule hanno infatti diversi tipi di membrane che le permettono di selezionare gli elementi che possono attraversarla regolando in questo modo l’attività interna della cellula, questo fenomeno si chiama osmosi.

Un tipo di membrana che ci interessa particolarmente è quella semi-permeabile, la cui caratteristica è di far passare l’acqua trattenendo la maggior parte delle sostanze disciolte in essa. Questa caratteristica genera il fenomeno dell’osmosi.

Per comprendere meglio, una membrana semipermeabile posta tra due liquidi con concentrazioni saline diverse, farà sì che l’acqua della soluzione meno concentrata tenda ad attraversare la membrana e innalzare il livello dei liquido più concentrato, fino a quando questa tendenza sarà contrastata dalla diluizione della soluzione e dalla differenza di pressione dovuta al trasferimento dell’acqua (pressione osmotica).

Per invertire questo processo naturale è sufficiente applicare una forte pressione al liquido più concentrato per far si che l’acqua sia costretta ad attraversare la membrana in senso contrario, perdendo così la maggior parte degli elementi in essa disciolti, e ottenendo un’acqua maggiormente pura, ed è questa pratica che viene chiamata “osmosi inversa”.

L’osmosi inversa è la tecnologia considerata in assoluto più efficace per la filtrazione dell’acqua.

Riesce infatti a trattenere dal 90 al 99,9 % delle sostanze disciolte nell’acqua, sostanze come ammonio, silice, nitrato, sodio, calcio, piombo …

Quindi quando si parla di sistemi di pulizia pannelli fotovoltaici ad osmosi inversa, si indica quella metodologia, che porta ad avere un’acqua particolarmente pura e priva di qualsiasi sostanza.

Nel nostro caso, lavorando sui pannelli fotovoltaici, con quest’acqua osmotizzata, abbiamo un effetto di detergenza particolarmente efficace, evitando l’accumularsi di residui sui pannelli solari, residui che possono creare fastidiosi aloni sui nostri pannelli fotovoltaici.

Questo metodo di pulizia pannelli fotovoltaici è quindi una metodologia non inquinante, non necessitando di detergenti chimici, ed è quindi una metodologia amica dell’ambiente.

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